Dr. Gian Battista Rossi
Dr. G.Paolo Vanoli
Giorgio Tremante - Francesca Barzini
Michele Santoro
Dr. Michele Grandolfo & Gian Battista Rossi
Giorgio Tremante - Francesca Barzini
Giorgio Tremante - Francesca Barzini
Francesca Barbini - Michele Grandolfo
Fernanda Bartoli
Il servizio che fece “Samarcanda”, condotta da Michele Santoro e Francesca Barzini, prese spunto dalla vicenda della Signora Bartoli di Pescara, la quale, assieme ad altre sette famiglie della stessa città, si rifiutava di vaccinare la figlia causa, a suo dire, la pericolosità delle vaccinazioni. Per questo motivo la bambina non poteva essere accettata a scuola. Già molti giornali nazionali avevano sollevato il caso. La discussione, già molto accesa, si animò ancor più quando mi fu chiesto di narrare la mia storia. La mia esposizione iniziò col dire che ero uno dei fondatori della “Lega per la Libertà delle Vaccinazioni” assieme al dottor Vanoli, poi incominciai a narrare la mia triste vicenda; Ad un certo punto, durante la mia esposizione, attaccai frontalmente l’Istituto Superiore di Sanità quella sera rappresentato nella trasmissione da due funzionari, il dottor Grandolfo e il dottor Rossi, epidemiologo e virologo dello stesso Istituto. Aggredii quasi i due funzionari, affermando che: “all’Istituto Superiore di Sanità nicchiano”. Poiché era stato dato loro ufficialmente l’incarico, dall’allora ministro della Sanità Renato Altissimo, di esaminare attentamente il nostro caso per cercare di far luce sulla malattia dei miei figli. Purtroppo però, a distanza di anni, questi specialisti addetti ai lavori, non avevano prodotto alcunché, rifiutando perfino di vedere mio figlio Alberto, unico sopravvissuto di questa tragedia. A mio avviso, il loro intento, come al solito, era volto solo ad insabbiare e a nascondere ogni cosa si fosse rivelata utile a dimostrare il danno vaccinale. Uscirono così delle cose assai interessanti, il dottor Vanoli affermò che per anni si era vaccinato col vaccino antipolio inficiato dal virus oncogeno (che produce tumori) SV40 e dal virus HIV (quello dell’AIDS). Presi così alla sprovvista da queste violente affermazioni, i due funzionari si irritarono moltissimo, inveendo contro Vanoli e contrapponendo le loro motivazioni allo scopo di salvaguardare la innocuità e la purezza, a loro dire, dei vaccini. Fu una serata molto movimentata, perché anche il conduttore Michele Santoro aveva a sua volta tentato di difendere la tesi del dottor Vanoli, affermando che queste notizie erano risapute già da tempo perché apparse sulla stampa internazionale. La mia intenzione, oltre a supportare ciò che affermava il dottor Vanoli, era quella di far capire ai telespettatori che la Lega era sorta per far togliere l’obbligo alle vaccinazioni e di arrivare così alla libertà di scelta , come del resto ciò era già avvenuto allora in quasi tutte le nazioni Europee. Inoltre si voleva far riconoscere i danni prodotti dai vaccini affinché chi veniva colpito potesse essere risarcito del danno subito. Il dottor Rossi allora tentò di giustificare il motivo dell’obbligatorietà, asserendo che la stessa si poteva mettere e si poteva togliere, ma ciò dipendeva essenzialmente dal grado di civiltà delle popolazioni. Significava così, da queste sue parole, che la popolazione Italiana, visto il perdurare dell’obbligo vaccinale , la popolazione era certamente “incivile”. Questi funzionari arroganti e presuntuosi come dei dittatori si credevano di essersi dovuti confrontare con delle persone impreparate e timide, ed invece, per come si è svolta la serata, alla fine avranno forse capito che le nostre motivazioni erano valide e che avrebbero dovuto temere per il futuro, anche se dalla loro parte c’era il “potentato”, che la gente avrebbe capito che erano vere queste nostre motivate preoccupazioni. Finalmente si sarebbe potuto arrivare a scoprire, se pur lentamente, anche il “ROVESCIO DI QUELLA MEDAGLIA” delle vaccinazioni, cercando di modificare quel presuntuoso bilancio “COSTO - BENEFICIO” che fino a quel momento ci avevano presentato solo favorevole come “BENEFICIO”, era arrivato il momento per poter rivalutare anche i “COSTI” purtroppo fino ad ora volutamente sempre nascosti o negati aprioristicamente.
Il 26 gennaio 1989 partecipo alla trasmissione televisiva su RAI 3 “Samarcanda”
Caro Santoro,
ho partecipato il 26 gennaio 1989 alla trasmissione televisiva da te condotta "Samarcanda", in quella serata si parlava anche di "danni delle vaccinazioni". Ero presente a denunciare la morte di miei due figli e l'handicap di un terzo dovuto alla reazione avversa alle vaccinazioni. Allora era solo una mia denuncia che poi si è trasformata in "realtà oggettiva" quando nel 1995 il ministero della sanità ammise che il nesso causale della morte di miei due figli e l'invalidità del terzo era da attribuirsi alle vaccinazioni, dandomi finalmente ragione. Allora, mio figlio Alberto, superstite di questa tragedia, da me strappato dalle mani dei medici che lo volevano morto e, portato a casa con un respiratore automatico, aveva 13 anni, quest'anno mio figlio compirà 32 anni. La sua vita è condizionata ancora all'uso del respiratore poiché i medici, invece di curarlo a suo tempo come doveva essere curato, cercarono di tutto per peggiorare la sua situazione per dimostrare una tesi fasulla che volevano far calzare, per nascondere la verità del danno vaccinale, per non creare allora si disse, un precedente. Sono passati molti anni da quella serata, ricordo ancora il tuo compiacimento nei miei confronti perché, nonostante la mia emozione, ero riuscito a controbattere due funzionari dell'Istituto Superiore di Sanità, il professor G. B. Rossi ed il Professor M. Grandolfo. Conservo gelosamente la videocassetta di quella serata. Riuscii ad esprimermi solo grazie alla tua generosa partecipazione al mio dramma, col tuo supporto riuscii a dire tutto quello che avevo in cuore da dire. Oggi a distanza di molto tempo e con le diatribe che sono nate attorno alle vaccinazioni, ho fondato diverse associazioni, ho pubblicato un libro in Italia nel 2001 che poi è uscito tradotto in francese in Francia dal titolo "Maggiorenne e Vaccinato o...diritto alla vita?"nel 2005. Vista l'importanza dell'argomento che hai sollevato, "la mafia bianca", perché non parli di questi genocidi che vengono compiuti nel più totale silenzio degli organi d'informazione? Ormai sono innumerevoli i casi di danni da vaccino, da una ricerca della regione Veneto, unica regione che dal 1/1/08 ha tolto l'obbligatorietà vaccinale, risultano esserci dal 1993 al 2005, nella sola regione Veneto, circa 4000 casi di reazioni avverse con certezza correlabili alla vaccinazione. Perché non è possibile verificare quanti casi sono avvenuti ed avvengono ancora su tutto il territorio nazionale? Chi sarebbe preposto a fare questa ricerca non vuole farla, poiché sa benissimo che scoperchierebbe una grossa pentola che ormai è in ebollizione. Perdurando questa situazione così ambigua e propagandando, solo per interesse economico i pregi delle campagne vaccinali e spendendo anche soldi dei contribuenti per questa propaganda, sottacendo nel contempo i molteplici danni che la pratica vaccinale sta disseminando in ogni dove, creando delle malattie nuove e talvolta di tipo degenerativo incurabili. Spero vivamente che tu voglia prendere in considerazione questo argomento, per dar voce a coloro che non possono parlare, come mio figlio Alberto che da 28 anni è portatore di tracheostomia e per questo motivo non può emettere suoni dalla bocca ma, ti garantisco che se lui potesse, vorrebbe gridare al mondo intero la sua rabbia nel continuare a vedere che nonostante la nostra informazione atta a mettere in guardia i genitori, ancora oggi viene perpetrata, volutamente per questa omertà, questa ecatombe di esseri umani.
Resto a tua completa disposizione per eventuali chiarimenti che ti possano essere utili.
NOTIZIA DELL'ULTIMA ORA: Epatite B: I responsabili di Laboratori messi sotto inchiesta in Francia. - Quattordici anni dopo la campagna nazionale di vaccinazione contro l'epatite B, i responsabili dei laboratori "Glaxo SmithKline" che hanno messo a punto e commercializzato il vaccino sono stati messi sotto inchiesta per "INGANNO AGGRAVATO" per non aver dichiarato l'insieme degli effetti secondari supposti.
LA GLAXO SMITHKLAIN ha sede nella mia città a Verona, perché non viene messa sotto inchiesta anche in Italia?
Per questo motivo ho incontrato innumerevoli difficoltà per dimostrare il danno patito dai miei figli, perché proprio nella mia città è situata la sede italiana di questa multinazionale produttrice di vaccini!!!!!!!
Con grande stima ed affetto ti saluto cordialmente.
Giorgio Tremante
Verona 1 febbraio 2008
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Presidente della A.L.V. (Associazione Vittime dei Vaccini)
Incaricato dal Ministero della Salute rappresentante dei Danneggiati da vaccino italiani
Referente italiano del'E.F.V.V. (European Forum for Vaccino Vigilance)
Lettera inviata (via E-mail) a Michele Santoro dopo la puntata dal titolo:
“La Mafia Bianca” nella trasmissione “Anno Zero” del gennaio 2008
(mai avuta risposta)
Il 27 febbraio 1992 partecipo alla trasmissione televisiva su RAI 2 “Diogene”
Sono immagini scattate da un televisore, certamente non belle, ma che intendono dimostrare però la mia partecipazione anche su RAI 2 nella trasmissione “Diogene”, dove ho fortemente contestato la Senatrice Marinucci, sottosegretario alla sanità, ed il pediatra dott. Sandro Ungari che assolutamente negavano l’esistenza dei danni da vaccino e si opponevano fermamente alla libertà delle vaccinazioni anzi tentavano, a quel tempo (1992), di renderne obbligatorie ancora delle altre . Nonostante all’inizio della trasmissione abbiano messo in onda delle testimonianze di tre genitori che dichiaravano che i loro figli, uno dei quali addirittura morto, erano stati colpiti da malattie, non identificate, dopo aver effettuato la pratica vaccinale. Ciò sta a dimostrare che sia la senatrice Marinucci che il pediatra, volevano come al solito non vedere queste realtà. “Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere ne peggior sordo di chi non vuol sentire”. L’argomento vaccini è un “TABU”. Da Varese, telefonicamente, intervenne anche l’avvocato Molinari, che fu il primo ad ottenere un risarcimento di 600 milioni di lire a favore della signora Iside Oprandi, la quale era diventata poliomielitica per contagio con le feci della sua bambina appena vaccinata. Nemmeno questa, apparentemente banale raccomandazione, di non toccare gli escrementi dei loro figli appena vaccinati, viene mai suggerita dagli incaricati alle pratiche vaccinali ai genitori quando portano i loro figli all’ambulatorio per essere sottoposti all’atto vaccinale, perché???
Nemmeno Michele Santoro può più affrontare questo. . . . . “ARGOMENTO TABU’ ?”