Non più OBBLIGO ma LIBERTA’ DI SCELTA per le vaccinazioni ... ma, in Italia, “SOLO” nella Regione Veneto 

 

dal 1 gennaio 2008

 

 nella Regione Veneto siamo

“LIBERI DI SCEGLIERE”

se far  sottoporre i nostri figli alle vaccinazioni !

ECCO UN PICCOLO ESEMPIO DEL TERRORISMO PSICOLOGICO E MEDIATICO CHE VIENE FATTO PER INCUTERE FALSE PAURE E ALLARMISMO NELLA POPOLAZIONE

Dal Giornale l’ARENA del 3 gennaio 2008

 

Nonostante le numerose polemiche, i ricatti, il terrorismo mediatico posto in essere da chi aveva

interesse a mantenere inalterato questo “OBBLIGO COERCITIVO”,con minacce, intimidazioni,

denunce e innumerevoli tipi di spauracchi usati contro i genitori per  indurli, talvolta anche con la forza, a sottoporre i propri figli a queste assurde quanto mai inutili e altamente pericolose pratiche spacciate per prevenzione, “FINALMENTE” la Regione Veneto si è decisa a varare una legge che toglie l’obbligo vaccinale.

Osservati i quasi 4000 casi di danni, certamente correlabili alle vaccinazioni, accaduti dal 1993 al 2005  solo nella nostra Regione Veneto, ai quali certamente spetterà di diritto di un equo indennizzo, stabilito dalla legislatura italiana mediante la legge n°210 del 1992 e la legge n°229 del 2005, è stato oltremodo intuito dalle nostre Istituzioni l’esorbitante esborso di denaro che, prima o poi, dovrà essere erogato a queste innumerevoli e, il più delle volte inconsapevoli , VITTIME DELLA COLLETTIVITA’.

Si è deciso così, in alto loco,  di tentare di rivalutare il cosiddetto “COSTO-BENEFICIO”, in modo tale da

sgravare le Istituzioni  da questo pesante esborso di denaro pubblico, senza  purtroppo però ancora una volta, dare una  corretta informazione sui reali rischi che questa pratica continua a comportare, RESPONSABILIZZANDO, di fatto, doppiamente quei genitori che accetteranno ancora come prima,

privi di alcuna veritiera informazione e di alcun tipo di accertamento preventivo, di sottoporre i propri figli alle vaccinazioni .

E TUTTO QUESTO AVVIENE NONOSTANTE IL MINISTRO DELLA SALUTE ABBIA

DICHIARATO UFFICIALMENTE CHE IL TREND DELLA MALATTIA CHE SI PRESENTA

OGNI ANNO, QUEST’ANNO SIA INFERIORE ALL’ANNO SCORSO GIA’ DI CENTO UNITA’ !

E’ SPERABILE CHE SI DEBBA COMINCIARE A RIFLETTERE ?

Dal giornale “L’ARENA” del 9 gennaio 2008

 

 

     

Hépatite B : due laboratori davanti alla giustizia

1.300 persone vaccinate tra 1994 e 1998 contro il virus dell'epatite B avrebbero subito degli effetti secondari neurologici in seguito. I responsabili di due laboratori che hanno messo a punto e commercializzato il vaccino sono stati messi sotto accusa giovedì per              "inganno aggravato ".

 

La Magistratura indaga su due multinazionali dei vaccini: “Glaxo-SmithKline & Avensis-Pasteur”

Quattordici anni dopo la campagna nazionale di vaccinazione contro l'epatite B, sono sospettati di " inganno aggravato ". i responsabili di due laboratori che hanno messo  a punto e commercializzato il vaccine, sono stati messi sotto inchiesta giovedì, secondo una fonte vicino alla magistratura. Più di 20 milioni di francesi, o il terzo della popolazione, sono stati vaccinati tra 1994 e 1998 contro il virus dell'epatite B, malattia all'origine di cirrosi o di tumore al fegato. 1.300  effetti secondari neurologici hanno subito in seguito ad essi di cui un migliaio di sclerosi a placche, secondo certe stime.

I responsabili del laboratorio " SmithKline Beecham " (oggi GlaxoSmithKline) e della società Pasteur Mérieux MSD - Aventis Pasteur (oggi Sanofi Pasteur MSD), che hanno
messo a punto il vaccino, sono indagati per "inganno sui controlli, i rischi e le qualità sostanziali di un prodotto avendo avuto per conseguenza il renderlo pericoloso per la salute dell'uomo". Il laboratorio Pasteur MSD è messo sotto inchiesta, in quanto persona morale, per " omicidio involontario " per la morte di una paziente, Nathalie Desainquentin deceduta nel 1998 all'età di 28 anni da una sclerosi a placche e di cui i genitori si sono costituiti parte civile.

La campagna di vaccinazione fermata dopo un'allerta sugli effetti secondari

Il giudice contesta ai tre messi sotto inchiesta di non avere dichiarato l'insieme degli effetti indesiderabili o secondari supposti del vaccino all'epoca della commercializzazione di questo prodotto tra 1994 e 1998. All'epoca di tappe precedenti dell'affare, gli avvocati dei tre messi sotto inchiesta aveva indicato che i loro clienti negavano d’aver agito in modo illegale. L'avvocato del laboratorio Sanofi Pastore MSD e un responsabile del gruppo messo sotto inchiesta ha annunciato venerdì che doveva chiedere l'annullamento di questi due collocamenti in esame davanti alla corte di chiamata di Parigi.

La comunicazione sul vaccino contro l'epatite B è stata "fatta in tempo " nel rispetto della regolamentazione e delle procedure, ha affermato giovedì il laboratorio GSK." e ricorda “La messa sotto inchiesta non giudica per niente a priori la colpevolezza". Per noi, è una soddisfazione nella misura in cui queste inchieste rinforzano la nostra tesi secondo la quale le raccomandazioni prima della vaccinazione non erano conformi ai veri rischi ", ha dichiarato da parte sua l'avvocato delle parti civili. Sanofi Pastore MSD dichiara che da parte sua le accuse non erano stimate "non giustificate". Sanofi Pastore MSD va per il meglio a collaborare nelle sue possibilità col giudice istruttore", ha dichiarato il direttore medico Francese del gruppo, ma "vogliamo far valere il nostro punto di vista in questo affare".

Lanciata nel 1994 da Philippe Douste-Blazy, allora ministro della Salute, la campagna nazionale di vaccinazione contro l’hépathite B è stata sospesa nel 1998 da Bernard Kouchner dopo un'allerta sugli effetti secondari del vaccino. Il governo aveva presentato nel 1994 la diagnosi di epatite B che è apparsa poi esagerata come " un grande rischio per la salute pubblica ". Una trentina di querelanti si è costituita parte civile nel procedimento penale del giudice Bertella-Geffroy fra cui i parenti di cinque persone decedute. Lo stato ha già riconosciuto la sua responsabilità in seguito ad una sentenza del Consiglio di stato. Degli indennizzi sono già stati accordati.

 

(Dopo la comparsa dell'agenzia stampa)                                                                                  Un deputato PS chiede il rinvio a giudizio di tre ex ministri

La deputata Catherine Lemorton ha richiesto venerdì il rinvio davanti alla Corte di Giustizia della Repubblica degli ex ministri della Salute Phippe Douste-Blazy, Bernard Kouchner e Jean-Francesco Matteinel quadro dell’affare sulla vaccinazione contro l’epatite B. I responsabili dei due laboratory, messi sotto accusa giovedì per “inganno aggravato” ,”hanno fatto conoscere già la loro linea di difesa. Ha il merito della semplicità: non siamo noi, sono I poteri pubblici”, dichiarano in un comunicato. “All’epoca, (I ministri) paragonavano l’epatite B all’AIDS utilizzando degli argomenti perlomeno sorprendenti nella bocca di questi tre ministri, medici e professionisti della salute. Conviene allo sguardo degli elementi emersi di riprendere la totalità del procedimento affinchè le responsabilità dei differenti attori siano provate chiaramente. Dobbiamo delle spiegazioni alle famiglie toccate dalla malattia.