Quadro  9

 

Morbosità Comparate in Europa Paesi Nordici

 POLIO (prima  e dopo la vaccinazione) e l'AIDS

(Fonte : Rapporti epidemiologici e demografici dell'O.M.S.)

 

Possiamo avanzare la seguente ipotesi :

La FINLANDIA ha cominciato la vaccinazione Salk nel 1957 ed ha perseguito questa politica senza aggiungere nessun vaccino vivente.

La NORVEGIA ha cominciato con il vaccino Salk nel 1956 ed è passata poi al vaccino trivalente Sabin nel 1965. Il fatto di avere iniziato prima il vaccino polio ed il fatto di avere utilizzato successivamente il vaccino vivente ha potuto avere un'influenza sul numero dei casi di AIDS.

La SVEZIA ha cominciato la vaccinazione Salk nel 1957 come la FINLANDIA e come la FINLANDIA ha continuato questa vaccinazione, si comprende male perché presenti il tasso di AIDS più elevato, ciò è comprensibile solamente se ci si ricorda che le prove per il vaccino attenuato ma vivente di Koprowski, ceppo Chat 10A-11, sono state realizzate dal 1957 al 1962.

Come fattori di rischio e per ordine crescente, si possono definire dunque :

1- il vaccino poliomielite ucciso, tipo Salk

2- il vaccino vivente, tipo Sabin

3- il vaccino vivente, tipo Koprowski ceppo Chat 10A-11.  

 

Si sa che il vaccino orale provoca un'escrezione di numerosi virus durante parecchie settimane, sia il virus vaccinico della poliomielite o di altri come il SV40, che la disseminazione di tutti questi virus è estremamente veloce, potendo infettare anche le mosche, come fu dimostrato in Costa-Rica.

Ci si può rendere conto perciò che questo processo è cominciato fin dagli anni 50, e più  esattamente il 27 febbraio del 1950 quando Koprowski somministrò il suo vaccino antipolio orale TN ad un handicappato dello stato di New York negli USA, e che proseguì poi con le vaccinazioni di massa in Africa prima ed in Europa poi.

Bisogna stupirsi allora dell’esplosione della pandemia di AIDS 25 anni più tardi ?

L'epidemiologia è fatta così, per cui non si potrà mai avere nessuna certezza di una qualunque cosa per questo motivo non si potranno mai avere prove sufficienti sulla causa esatta di una malattia. Siamo in un tunnel nero dove tutte le fantasticherie si scontrano. Accanto alla menzogna, all'omissione, alla falsificazione l'epidemiologia è una scienza dove tutti i sogni sono permessi, è in questo slancio dell'immaginazione che ciascuno potrà ottenere un posto al sole. In quanto a sapere se la descrizione della realtà o la preoccupazione della verità, sono i veri motori della ricerca, è una domanda completamente inutile e che non ci si pone.

Ricordiamoci di tutto questo perché, quando si affrontano argomenti come la Poliomielite o l'AIDS, occorre per avanzare e vederci chiaro, raddrizzare tutto ciò che è stato torto.

Di più si viene accusati di avere un atteggiamento criminale se presentate all'umanità un programma semplice di prevenzione, e cioè :

un'acqua da bere adatta, degli alimenti non inquinati, un'aria sana da respirare, questo è ciò che

costituisce già una scelta-terapeutica, ed io aggiungerò un quarto elemento : una prudenza estrema prima di ogni vaccinazione, bisognerà perciò pesare per la persona considerata, tutti i vantaggi ed i probabili inconvenienti. Perché, accanto al germe infettivo con il quale si vuole premunirsi e che talvolta si introduce con la forza nel corpo dell'essere umano, si introducono assieme anche dei prodotti vegetali, animali o umani ( e ciò dipende dai tipi di culture cellulari manipolate), delle tracce di antibiotici, dei conservanti (formalina…) o degli eccipienti (alluminio, mercurio…). Tutti questi prodotti rischiano di sovraccaricare il nostro sistema immunitario, di terrorizzarlo e di diventare così uno dei fattori, negli anni futuri, dell’esplosione di un nuovo AIDS clinico.

Ma è un programma troppo semplice e soprattutto troppo pericoloso perché, se molte persone muoiono di AIDS, al momento, molte altre ne vivono traendo molti guadagni ; disturbare perciò l'economia esistente è completamente inaccettabile !  

 

                                                                  Dr. J. PILETTE

POLIO

9 anni prima della

vaccinazione

 

(media

annuale/

100.000

abitanti)

 

 

 

8,07

 

 

23,87

 

 

 

19,45

PAESI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FINLANDIA

 

 

NORVEGIA

 

 

 

SVEZIA

IPV

Salk

 

 

Inizio della

vaccinazione

Nel

 

 

 

 

1957

 

 

1956

 

 

 

1957

OPV

Sabin

Cook

Koprowski

 

Inizio della

vaccinazione

Nel

 

 

-

 

 

 

1965

Sabin Triv.

 

 

 

-

Koprowski

CHAT10A-11

CHAT 24

POLIO

9 anni dall’inizio della

vaccinazione

 

(media

annuale/

100.000

abitanti)

 

 

 

2,02

 

 

2,56

 

 

 

 

0,98

 

POLIO

9 anni di

vaccinazione

in confronto

 

ai 9 anni

prima della

Vaccinazione

 

 

- 75%

 

 

 

-89%

 

 

 

 

-95%

AIDS

9 anni dall’inizio della

notificazione

 

(media

annuale/

100.000

abitanti)

 

 

0,13

 

 

 

0,39

 

 

 

 

0,52

 

BIBLIOGRAFIA

 

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     Naturel, accidentel ou intentionnel ? »

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     65, Grand Rue,

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      Penguin Books LTD

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STATISTICHE UFFICIALI “ISTAT” DELL’ANDAMENTO DELLA POLIOMIELITE IN ITALIA

Casella di testo: ?

Solo nel1966 ebbe inizio la vaccinazione per la poliomielite “obbligatoria” in Italia. Ciò avvenne mentre la curva di decremento della malattia infettiva poliomielite, stava arrivando “naturalmente” VICINA ALLO ZERO. Questo sta a dimostrare ineluttabilmente che la vaccinazione obbligatoria non ha minimamente interferito né col decremento della malattia, né con la scomparsa della stessa.

?

Sono dati dell’OMS, del novembre 1988, ma che dimostrano una realtà sconcertante. In tutte le nazioni dell’emisfero latino-americano l’andamento dei casi di AIDS raggiungeva al massimo il numero di 244 in Columbia, tutte le altre nazioni contavano un numero di casi di AIDS inferiore alla Columbia. Guarda caso, “TRANNE il BRASILE”che raggiungeva l’esorbitante numero di 3687 casi. Come mai questa stragrande quantità di casi di AIDS in questa nazione? Guarda ancora a caso, scopriamo poi che SOLO IN BRASILE, nell’intero emisfero latino-americano, era stata attuata la “CAMPAGNA DI VACCINAZIONE DI MASSA”. NON VI SEMBRA UN PO’ STRANA QUESTA CORRELAZIONE TRA CAMPAGNA VACCINALE E NUMERO DI CASI DI AIDS ? NON VI VIENE DA PENSARE, PER CASO, CHE IL VEICOLO DI TRASMISSIONE DELLA MALATTIA STESSA NON SIA STATO PROPRIO “IL VACCINO”? Solo dove sono state fatte le vaccinazioni di massa, solo in quel paese, esplode in modo abnorme la nuova malattia mentre il numero dei casi degli altri Paesi latino-americani la “sindrome da immunodeficienza acquisita” è molto più bassa.

Poniamoci allora queste domande, e cerchiamo di darci delle risposte obiettive, altrimenti rimarremo sempre all’ombra dei nostri cupi pensieri, cercando qualche ambiguo modo, per trovare il coraggio di sfuggire davanti alla “realtà di questi ormai dimostrati avvenimenti”.