Richiesta di ampliare la ricerca sui danni da vaccino in tutte le regioni d’Italia

Caro Senatore Marino,

La ringrazio per aver risposto alla mia mail, anche se, vista la situazione che si sta creando attorno alle pratiche vaccinali, nella mia mail precedente non volevo esporLe solo la mia personale posizione sull’obbligo delle vaccinazioni.

La mia opinione è ormai anche quella di molti altri, anche nel campo scientifico, ed è dettata per me da ben 37 anni di esperienza sofferta sulla pelle dei miei figli con la morte di due e con l’invalidità permanente del terzo, perciò non su “dati meramente teorici” ma su fatti concreti, vissuti da me e da decine di migliaia o addirittura da milioni di “esseri umani”.Nel suo scritto mi sembra capire che Lei sta tentando di difendere a spada tratta non solo l’uso delle vaccinazioni ma anche il persistere della loro obbligatorietà.

Lei ribadisce l’utilità delle vaccinazioni di massa, sottolinea in particolare, data la Sua esperienza di chirurgo, precisando l’assoluta necessità della vaccinazione antiepatite B, proponendo l’assoluta occorrenza di tale vaccinazione. Ma Lei conosce bene qual è l’iter che fu seguito  per imporre l’obbligo della vaccinazione antiepatite B..? Se non lo conoscesse glielo vorrei ricordare io. In primis bisogna stabilire che fu pagata, ripeto, fu pagata una tangente di 600 milioni di lire, all’allora ministro della sanità Francesco de Lorenzo, dalla ditta che produceva e commercializzava tale vaccino; poi bisogna anche sapere che venne effettuata una falsa indagine ad Afragola, in provincia di Napoli per dimostrare l’efficacia della vaccinazione antiepatite B, dove vennero fatti comparire migliaia di casi di ammalati di epatite B “fasulli”. E per ultimo, quando la legge che imponeva l’introduzione dell’obbligo in Italia stava per essere abbandonata, viste le numerose opposizioni che si verificavano anche nel campo medico-scientifico, il relatore della legge che assolutamente non voleva perdere la sua battaglia, giustificò l’immissione dell’obbligatorietà pronunciando queste testuali parole per giustificare l’introduzione dell’obbligo: “nel caso i nostri figli diventino tossicodipendenti”. Le sembra giusto e corretto questo comportamento per imporre l’obbligo dell’uso di un farmaco, a mio avviso pericoloso, qual è il vaccino per l’epatite B? E’ questo il metodo che venne e che viene tuttora usato per difendere il tanto decantato “bene della collettività”? Non solo, ma la stessa vaccinazione, così come veniva proposto l’uso, ai bambini da zero a 1 anno ed ai ragazzi a 12 anni,  era caldamente contestata anche da eminenti nomi di scienziati in campo internazionale, fra i quali lo stesso vaccinatore Albert Sabin che, in una trasmissione televisiva alla quale io partecipai di persona ed il professor Sabin in differita dall’America, durante la quale fece delle dichiarazioni assai importanti, osservando ciò che stava per accadere nel nostro paese, unico al mondo, si azzardò a dire che: “il ministro della sanità era stato mal consigliato sull’imposizione dell’obbligo della vaccinazione antiepatite B, tale pratica per me è assurda”. Conservo ancora la registrazione di questo evento. Vede allora che non è solo una mia personale posizione riguardo all’imposizione dell’obbligo vaccinale, in questo caso per quella dell’epatite B?

Riguardo poi alla decisione della regione Veneto di togliere l’obbligo vaccinale, sappia che tale decisione è stata presa in base a dati statistici ufficiali rilevati dallo studio di statistica della regione stessa che dimostra che: “ dal 1993 al 2005 nella sola regione Veneto si sono verificati quasi 4000 casi di reazioni avverse con certezza correlabili alla vaccinazione, e fra questi anche alcuni decessi”.

Vede allora, caro senatore, che si giustifica in maniera assai esaustiva il fatto di aver tolto l’obbligo vaccinale nella regione Veneto se si vogliono valutare i fatti in maniera  chiara e lampante senza interferenze d’interesse economico? Le garantisco poi che, pur nonostante l’uso così estensivo delle vaccinazioni di massa, i virus ed i batteri circolano comunque e non hanno bisogno di pagare il “pedaggio al casello autostradale” per circolare, ma mutano e si trasformano, ed è allora che si prospettano molti dubbi e s’incomincia a pensare che a causa delle vaccinazioni che, avrebbero dovuto proteggerci dalle malattie infettive, possano essere state generate delle nuove malattie iatrogene e per lo più degenerative, sicuramente molto più gravi delle stesse malattie infettive. E’ questo ciò che si vuole ottenere per mantenere intatto il dogma vaccinale? Bisogna saper riflettere molto attentamente sull’obbiettivo che si vuol raggiungere con l’uso indiscriminato che oggi giorno viene fatto di questa “prassi di profilassi medica” che viene sempre “spacciata per prevenzione”.

Lei mi dice inoltre di essersi attivato per far passare nell’ultima finanziaria una somma per riconoscere il diritto ad una tantum anche ai morti prima dell’entrata in vigore della legge 229/05 che dalla stessa legge erano stati assurdamente esclusi. Ma che cosa vuole che sia questo contributo che lo Stato ha deciso di erogare a delle persone che hanno visto morire i loro figli, nati perfettamente sani, in conseguenza ad una banale prassi quale è la vaccinazione? Con questo obolo volete comperare il loro silenzio ed il silenzio delle generazioni future? Se così fosse con questo modo d’agire paventerebbe che Lei, ed altri dello stesso suo parere, vogliate giustificare continuamente ancora l’uso di questa “medicina sacrificale” che veniva usata nei tempi antichi e che, ancora oggi, viene adottato per la difesa di questo tipo di medicina dogmatica.

Di discussioni e polemiche su questo argomento ne potremmo fare all’infinito ma, per ora, lo ritengo superfluo, c’è da operare con tempestività.

Ciò che per me conta ora è agire, e questo è un Suo preciso compito, in quanto incaricato Istituzionalmente nella qualità di Presidente la Commissione Igiene e Sanità del Senato, ed è di cercare di verificare, attraverso l’istituzione di una Commissione creata ad hoc, quanti siano i reali casi di danni vaccinali verificatisi nel nostro Paese, partendo dal dato della regione Veneto, per stabilirne l’esatta entità e, per cercare di rivalutare il tanto , anche da Lei decantato, “Costo – Beneficio”. Ciò potrà realmente mettere in evidenza, al di là delle continue divergenti opinioni, la reale situazione di tali eventi che concretamente sono accaduti e che continuano ad accadere senza che venga fatto un serio ed accurato controllo. E’ ovvio che questa Commissione dovrà comprendere non solo dei medici ma dei genitori, divenuti esperti, vivendo sulla loro pelle le atroci conseguenze del danno vaccinale. Inoltre, questa Commissione dovrà essere totalmente slegata dalle multinazionali e dalle industrie che producono farmaci e vaccini, altrimenti sicuramente potrebbe venire inficiata da interessi economici che, sicuramente in questo ambito risultano essere alquanto rilevanti.

Credo che questa mia proposta dovrebbe essere da Lei accettata, in quanto è il minimo che uno Stato democratico potrà fare per accertare se esiste ancora uno “Stato di Diritto per un cittadino” che tenta di proporre questa riprova per il “vero bene dell’intera collettività”. Questo dovrà oltremodo essere messo in pratica con una certa rapidità per evitare, oltre agli ormai innumerevoli e luttuosi eventi che di continuo si manifestano, anche l’esborso di denaro pubblico speso dallo Stato per indennizzare i già esistenti ed i probabili futuri casi di reazione avversa alle vaccinazioni.  Invece usando attenzione e cautela e con l’attuazione di diligenti indagini preventive potranno sicuramente essere evitate queste stragi silenziose e l’esborso di denari dei contribuenti.

Se così non fosse bisognerebbe solo pensare che Lei, come una certa pare dell’attuale casta medicale, vi volete barricare dietro ad un sicuramente imperfetto “dogma” delimitando ermeticamente la ricerca, come è sempre stato fatto fino ad ora, per difendere solo ed esclusivamente certi “interessi di bottega”.

Spero di aver esposto le mie opinioni in maniera altrettanto chiara alla Sua.

Con molti auguri a Lei e, a sua figlia vaccinata, La saluto cordialmente.

 

Verona 1 febbraio 2008

 

Giorgio Tremante

Presidente della A.L.V. (Associazione Lesi dai Vaccini)

Incaricato dal Ministero della Salute rappresentante dei Danneggiati da vaccino italiani

Referente italiano dell’E.F.V.V.  (European Forum for Vaccino Vigilance) 

 

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E per ultimo: una notizia dell’ultima ora che viene dalla Francia:

 

31 janvier 2008 - 20h00

Hépatite B: des responsables de laboratoire mis en examen.

Quatorze ans après la campagne nationale de vaccination contre l'hépatite B, les responsables de deux laboratoires qui ont mis au point et commercialisé le vaccin, ont été mis en examen pour ''tromperie aggravée'' pour ne pas avoir déclaré l'ensemble des effets secondaires supposés.

 

LA  STRADA

“SICURA”

DELLE

PRATICHE

VACCINALI

 

LA  STRADA

“SICURA”

DELLE

PRATICHE

VACCINALI

Lettera inviata (via mail) al Senatore Ignazio Marino, Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato

(non ho mai più avuto risposta)

 

 Quanti di questi  innumerevoli e già noti “Casi Tremante” dovranno succedere ancora prima che le Istituzioni si prodighino per evitare questi genocidi?

 Non con promesse fasulle mai mantenute, ma con azioni atte ad evitare tali drammi.

 Ecco forse come:

 

   1 - Togliendo l’obbligo vaccinale che ormai è diventato anacronistico negli anni 2000.

 

  2 - Dando la corretta informazione alla popolazione non solo sui presunti benefici, ma contemporaneamente sui “reali” danni che tali pratiche comportano, usate                                   così indiscriminatamente come si è fatto fino ad ora.

 

   3 - Proponendo uno screening immunologico preventivo su tutti i soggetti che dovessero essere sottoposti alla pratica vaccinale.

 

   4 - Rivalutando, infine, il bilancio “Costo - Beneficio” attraverso una seria e corretta ricerca epidemiologica, libera dal potere delle multinazionali.

ANNO 2007