Congresso della Regione Veneto anno 2006 Palazzo della Gran Guardia Verona
Congresso della Regione Veneto anno 2007 Palazzo della Gran Guardia Verona
Convegno Regionale
NUOVO PIANO REGIONALE VENETO
DELLE VACCINAZIONI
E PERCORSO VERSO LA SOSPENSIONE
DELL’OBBLIGO VACCINALE
Verona Piazza Brà Palazzo della Gran Guardia
10 febbraio 2006
RELAZIONE CHE M’E’ STATO CONCESSO DI TENERE SOLAMENTE NEL DIBATTITO FINALE
CONVEGNO A VERONA 10 FEBBRAIO 2006
Egregi Signori
sono Giorgio Tremante, nato e residente in Verona, fondatore della maggior parte delle associazioni che in Italia affrontano l’argomento libertà e conseguenze delle vaccinazioni e Presidente della A.L.V. (Associazione Lesi da Vaccino).
Probabilmente conoscerete già la vicenda che dal 1971 travaglia la mia famiglia oltre ogni limite, avendo provocato la morte di due figli e la grave menomazione di un terzo, Alberto sopravissuto nonostante che il parere dei medici fosse quello di lasciarlo morire, a causa del vaccino antipolio Sabin come è stato riconosciuto dalla commissione medica istituita dal Ministero della Sanità.
Non intendo però soffermarmi in questa sede sulla mia storia personale; chi desiderasse conoscerla meglio può leggere il libro da me pubblicato nel 2001 “Maggiorenne e vaccinato o ..... diritto alla vita”.
Intendo piuttosto fornire alcuni ulteriori elementi informativi e porre interrogativi.
Punto primo.
Esiste a livello europeo un gruppo di medici e genitori denominato Foro Europeo per la Vigilanza sui Vaccini che ha prodotto un documento che raccoglie una ricca ed estremamente significativa documentazione, surrogata da dati statistici e scientifici, sulle conseguenze nefaste derivanti dalla pratica vaccinale. La ricerca è stata presentata a Bruxelles il 21 novembre 2005 al Parlamento Europeo.
Essa è basata su un campione di circa 1000 casi individuali con una distribuzione di età che va dalla nascita a circa 75 anni. La maggior parte delle patologie riscontrate da coloro che hanno risposto al questionario non sono state riconosciute come complicanze post vaccinali e di conseguenza non sono state riportate dai servizi di farmacovigilanza deputati. Tutti i pazienti, o i loro congiunti hanno ammesso che fin dal primo momento hanno sospettato la vaccinazione come causa dei loro sintomi, ma che i medici non hanno provveduto a un monitoraggio e hanno negato ogni rapporto causa-effetto.
Molti dei pazienti si sono lamentati di essere stati trattati dai loro medici con assoluta noncuranza e disprezzo, persino ridicolizzati, rifiutando di accettare il fatto che un vaccino possa essere stato responsabile di quanto loro accaduto e che spesso viene definito, minimizzando, come semplice “disturbo” o leggero “effetto collaterale”.
Ora che finalmente anche a livello medico non è più un tabù parlare di danni conseguenti alle vaccinazioni, danni di cui la classe medica più avvertita è sempre stata a conoscenza ma di cui non si doveva parlare, vale la pena sottolineare alcune conclusioni a cui arriva la ricerca:
il più delle volte, specialmente nel caso di patologie molto gravi la comparsa dei sintomi è stata graduale: la degenerazione partiva da alcuni piccoli cambiamenti che il paziente tendenzialmente sottovalutava. Cose che peggioravano dopo una dose di vaccino.
Più numerose erano le dosi di vaccino e peggiori erano i “disturbi”
I Vaccini multidose tendono a complicare il quadro generale, rendendo difficile individuare quali componenti possono essere maggiormente implicati nel problema.
La complessità dei “disturbi” osservati tenderebbe ad indicare l’imminenza di una nuova catastrofe nella nostra società: malattie scatenate dai vaccini.
Le complicazioni post-vaccinali vanno da una anomala febbre elevata e persistente o una inspiegabile ipotermia fino alla morte, incluse una lunga serie di patologie che interessano tutto l’organismo.
Punto secondo.
Il 7 novembre 2005 il Tribunale di Prima Istanza di Casablanca ha condannato il laboratorio farmaceutico Glaxo-SmithKline Beecham a pagare 3 milioni di dirham (circa 300.000 euro) di danni alla famiglia del piccolo Achtaf Diwame rimasto paralizzato in seguito alla vaccinazione antiepatite Engerix B. Quanti sono i casi di danneggiati da questa ultima vaccinazione, obbligatoria solo in Italia, che rappresenta l’ennesima gallina dalle uova d’oro?
Il velo del silenzio comincia tuttavia a strapparsi e non è un caso che ciò avvenga in un paese che evidentemente non soffre di atteggiamenti reverenziali nei confronti dell’industria farmaceutica..
Punto terzo.
Perché chi intende avvalersi delle vaccinazioni nel nostro paese è costretto ancora per alcuni anni ad utilizzare prodotti contenenti conservanti (in primis mercurio) gravemente dannosi per la salute quando sono stati ritirati già in ogni dove?
E’ forse più importante smaltire le scorte accumulate nei magazzini che tutelare almeno in parte la salute delle persone?
Potrei continuare a lungo con altri numerosi elementi. Credo però che chi desidera avere ulteriore informazione in merito ai danni prodotti dai vaccini può, navigando su internet, visitare i siti in italiano e, conoscendo altre lingue, anche gli innumerevoli di tutte le altre parti del mondo.
Concludo plaudendo all’iniziativa della Regione Veneto, nelle persone del Presidente e dell’Assessore alla Sanità, che finalmente ha recepito le attese emergenti dalle associazioni dei genitori di chi ha subito i danni derivanti dai vaccini e propone di togliere l’obbligatorietà della pratica vaccinale, rendendo al contempo la classe medica veramente impegnata a dare una corretta e completa informazione e le famiglie autenticamente responsabili di una scelta che può condizionare interamente l’esistenza.
Una parte di responsabilità di questo ostracismo è da imputarsi anche agli organi d’informazione che hanno probabilmente paura di sentire dichiarare che " lo scopo che si tenta di raggiungere dando queste indicazioni è quello d’allertare gli scienziati, i politici ed i media stessi sulla faccia nascosta delle inoculazioni affinché, infine, vengano presi in considerazione gli effetti indesiderati delle vaccinazioni nella loro giusta realtà " ?
I media, che come sempre rimangono asserviti al potere del più forte, temono di percepire anche loro che " queste notizie sono assolutamente necessarie affinché la pratica vaccinale cessi di essere un gioco di roulette russa dove si sacrifica uno per fingere di proteggere altri "?
Tutto ciò dà finalmente significato anche alla vicenda che ha sconvolto la mia famiglia, togliendola da una dimensione esclusivamente personale per restituirle quel valore di umanità sofferente e il significato di impegno civile e sociale che ha sempre avuto per me.
Concludendo mi fa piacere citare questa storica ed importante frase pronunciata dal celebre filosofo Arthur Schopenhauer:
"Tutta la Verità attraversa tre stadi. Prima è ridicolizzata. Poi è violentemente avversata. In fine, è accettata come manifesta".
All’interno della sala del convegno regionale organizzato dalla Regione Veneto tenutosi il 10 febbraio 2006 a Verona nel Palazzo della Gran Guardia dal titolo:“Nuovo Piano Regionale Veneto delle Vaccinazioni e Percorso Verso la Sospensione dell’Obbligo Vaccinale” circa alle ore 13,45, durante una conversazione nella quale si parlava della causa di morte dei miei due figli Marco e Andrea e della grave invalidità permanente di un terzo Alberto, colpiti da danno vaccinale con l’ammissione del “nesso causale” con le vaccinazioni, accertato fin dal 1995 dal Ministero della Sanità,
Denuncia quanto segue:
il sottoscritto,
Tremante Giorgio nato a Verona l’08.09.1941 e residente a Verona in Via Danilo Preto n°8 (tel. 045.8402290), sentiva pronunciare dal dott. Giancola Giuseppe pediatra della USSL 16 di Padova, testualmente queste parole: “I suoi figli non sono morti a causa delle vaccinazioni ma bensì per una malattia metabolica”..
Alla richiesta di un medico vicino a me, il dott. Rossaro Paolo della USSL 16 di Padova - nato che chiedeva spiegazioni ponendo la seguente domanda: “Come mai il Ministero della Sanità ha riconosciuto il nesso di causalità?” Il dottor Giancola così rispondeva: “Lo ha fatto solo per il solito buonismo italiano”. Alla discussione hanno assistito, oltre al dott. Rossaro anche altri due testimoni: il signor Marani Carlo ed il signor Fontanabona Marco
DENUNCIA PRESENTATA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI VERONA
nei confronti del pediatra di Padova dott. “GIANCOLA GIUSEPPE”
In data 11 febbraio 2006.
RELAZIONE CHE TENTAI DI PRONUNCIARE SUBITO DOPO L’INTERVENTO DEL DOTT. FERRO, MA INVANO PERCHE’.....
Tentai invano di pronunciare tale relazione ma fui fortemente contestato, fischiato ed
insultato fino a che.....fui costretto ad uscire dalla sala accompagnato dalla forza pubblica!
E’ QUESTA LA DEMOCRAZIA CHE REGNA NELLA CITTA’ DI VERONA?
Seminario Regionale
LA PROFILASSI VACCINALE
NEL VENETO: STATO DELL’ARTE
Verona Piazza Brà Palazzo della Gran Guardia
12 gennaio 2007 Ore 9,30 - 13,30
CONVEGNO A VERONA 12 gennaio 2007
Egregi signori,
fino ad ora abbiamo sentito parlare di tanti dati statistici, più o meno attendibili, dei benefici
che le vaccinazioni hanno portato alla nostra società.
Poniamoci per un momento nella condizione della gente della strada, gente comune che non ha nessuna dimestichezza con la scienza delle probabilità, perché di questo si sta parlando, tutti i benefici che vengono descritti sono solo e semplicemente fatti virtuali, senza nessuna coscienziosa certezza scientifica.
Mi insegnate voi che la scienza medica è la scienza più imperfetta che ci sia, poiché ciò che appare oggi certo, un domani più o meno lontano può manifestarsi completamente o parzialmente sbagliato.
L’evoluzione del sapere umano si è sempre basato sulla comprensione e sull’ammissione dei propri errori. In questa sede si è sentito molto parlare dei benefici che le vaccinazioni hanno fornito e forniranno nel mantenere alta la percentuale del numero dei vaccinati.
Si è anche però capito che con la pratica vaccinatoria vi possono essere dei seri risvolti negativi, i dati riferiti da Canale Verde dimostrano anche questo aspetto della questione. Per mera onestà bisognerebbe perciò ammettere che: “ Ogni medaglia ha il suo rovescio” ed anche la pratica vaccinatoria, usata come avviene ancor oggi così indiscriminatamente, senza nessun accertamento preventivo di massa, ha logicamente le sue sicure conseguenze sfavorevoli.
Per arrivare a capire esattamente se la bilancia del considerato costo beneficio pende ancora verso i soli benefici si dovrebbe operare di continuo programmando una seria ricerca epidemiologica. Con personaggi nuovi, al di fuori delle parti, scevri da interessi economici che giocano, purtroppo molto spesso, in questo ruolo. Mi meraviglia che il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità ed il Consiglio Nazionale Vaccini non abbiano proposto ancora una seria revisione in merito.
Ciò sarebbe sicuramente fattibile ma non con le stesse persone che negano anche l’evidenza dei fatti mascherandosi dietro ad un’assurda ed ormai sorpassata forma di necessità sociale. In questo congresso si sono espressi tanti luminari della scienza medica, hanno parlato ricercatori, pediatri, esperti di ogni genere, ma non si è sentita una sola voce levarsi a tutela delle cosiddette “Vittime”, immolate, si dice per il bene della collettività. Come mai questa discrepanza?
Non vi pare che noi cittadini veniamo ancora una volta etichettati da voi medici sempre ed ancora con un semplice numero di nosografica, senza corpo e senz’anima?
E’ ormai tempo che il cittadino da oggetto nel campo della medicina diventi soggetto attivo ed incominci a far sentire anche la sua voce. Io sono qui per questo. Per me stesso rappresento i miei tre figli, vittime di questa pratica che voi calorosamente sostenete, ed in rappresentanza pure di migliaia di altre persone che come me hanno vissuto o stanno ancora vivendo sulla loro pelle le tragedie prodotte da queste prassi che voi entusiasticamente supportate.
Credo di avere tutto il diritto di far sentire la mia e la loro voce, oggi, come feci trent’anni fa e come farò domani, affinché queste nostre esperienze dirette, vissute sulla nostra pelle, possano portare un reale beneficio alla collettività che, ignara di questi fatti perché insufficientemente informata, tranquillamente conduce ancora oggi i propri figli a sottoporsi alle pratiche vaccinali, fermamente convinta che ciò sia l’unico bene possibile per i loro figli.
Ciò avviene purtroppo perché manca loro una vera e corretta informazione, la spinta alle vaccinazioni è tale che nessun dubbio potrà insorgere in quelle mamme che in fila aspettano fuori da ogni ambulatorio per sottoporre il proprio bambino alla panacea vaccinale. Perché non viene data loro anche questa indicazione che presuppone un numero molto alto di effetti negativi dovuto alle inoculazioni? Tutto ciò doveva essere taciuto.
Perché non sono stati resi pubblici i dati sulle patologie insorte nel Veneto dal 1993 a causa delle vaccinazioni? Stiamo parlando di 3526 casi che soltanto oggi, per le nostre pressioni, sono diventati ufficiali. Quanti dei presenti ne erano a conoscenza? Qualcuno vi ha informato di questi dati?
I media sono molto compiacenti nel servire la scienza medicale e fare propaganda per le vaccinazioni, ma sono molto restii a parlare dei danni che queste metodiche comportano, perché?
La legge italiana fin dal 1992 ha ufficialmente ammesso che esistono danni anche gravi prodotti dalle pratiche vaccinali, con un’ulteriore legge varata nel 2005 viene concesso a questi sfortunati, oltre all’indennizzo anche un parziale risarcimento. Anche se non si capisce (e su questo abbiamo chiesto alla Corte Costituzionale di pronunciarsi) perché debbano essere tutelati soltanto i casi successivi all’entrata in vigore della nuova legge. Così come non si capisce come possano continuare a mantenere il loro incarico quei funzionari che, in atti pubblici, insinuano che le Commissioni Mediche Ospedaliere ed il Ministero in alcuni casi “regalano” l’indennizzo.
Proprio così! Abbiamo denunciato (e non rinunceremo mai al nostro ruolo di denuncia) un dirigente dell’Assessorato regionale alla sanità che ha ufficialmente dichiarato: “Siamo comunque consapevoli che le CMO e il Ministero riconoscono talvolta l’indennizzo per danni da vaccinazione, a scopo di sostegno sociale ed economico a famiglie disagiate, anche in assenza di criteri di attribuzione di alcune patologie a vaccinazioni.”
Con questa famigerata frase offende a morte tutte le “certe Vittime” delle pratiche vaccinatorie che, anziché essere elevate agli onori, e magari addirittura sepolte fasciate dal tricolore come è avvenuto di recente per gli “eroi” di Nassiria, per il sacrificio della loro vita, vengono ulteriormente disprezzate, umiliate ed offese. Si può così affermare che noi vittime abbiamo ricevuto da questo funzionario, la beffa delle sue parole, oltre al danno che siamo stati costretti a subire.
Queste righe, così come sono state scritte, possono paventare inoltre, se ciò per caso fosse vero, il compimento di svariate truffe presumibilmente compiute da dei seri funzionari dello Stato.
Concludo lasciando a voi il compito per l’analisi di queste dichiarazioni e, voglio ribadire ancora una volta, non con parole mie ma con quelle del celebre filosofo Arthur Schopenhauer, da me già pronunciate nell’aprile dell’anno scorso nell’ incontro tenutosi in questa stessa sede:"Tutta la Verità attraversa tre stadi. Prima è ridicolizzata. Poi è violentemente avversata. In fine, è accettata come manifesta".
Mi auguro che, per il bene della nostra società, in un futuro non lontano tutto ciò si avveri.